MONTALCINO

Montalcino è un comune italiano di 5 139 abitanti[2] della provincia di Siena in Toscana. È una località nota per la produzione delvino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della val d'Orcia, sul confine amministrativo con laprovincia di Grosseto. Il profilo del paese è tipico di un borgo medioevale e grazie alla sua collocazione possiamo ammirare uno splendido paesaggio, a tal proposito in epoca medioevale è stata costruita una fortezza da cui la popolazione poteva intercettare e difendersi a sua volta dai nemici ed oggi grazie a operazioni di restauro può essere visitata. Il paesaggio sorge su un sistema collinare; nella zona del centro il paese sorge ad un'altitudine di 564 m s.l.m. ma in alcuni punti della zona si superano i 600 m s.l.m. come "poggio osticcio" (624 m s.l.m.), il "passo del lume spento" (621m s.l.m.) e il poggio Civitella (661m s.l.m.) dove è situata un'antica fortezza etrusca. La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata probabilmente già in epocaetrusca. Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Luciniall'abate della vicina Abbazia di Sant'Antimo. Sull'origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell'814, nome in onore dalla deaLucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa "bosco sacro", o più genericamente "piccolo bosco". Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons (monte) e ilex (leccio), cioè "monte dei lecci", pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, ad ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus oMons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell'attuale Montalcino. Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico quando si trasferirono in città gli abitanti di Roselle. Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali. Grazie alla posizione della città, dominante la cima di una collina, dai suoi viali la vista può spaziare sulle valli dell'Ombrone e dell'Asso. In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, come è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica. Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace e che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e la prosperità, tuttavia, è stata interrotta da una serie di episodi estremamente violenti. Nel corso del tardo Medioevo era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie della sua posizione sulla vecchiaVia Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col tempo Montalcino entrò nell'orbita della potente Siena. Come un satellite di Siena, al momento della Battaglia di Montaperti 1260, Montalcino fu profondamente coinvolto nei conflitti in cui anche Siena era coinvolta, in particolare in quelli con la città di Firenze nel corso del XIV secolo e del XV. Come molte altre città dell'Europa centrale e dell'Italia settentrionale, la città è stata anche coinvolti nelle lotte intestine tra i Ghibellini (sostenitori dellaSacro Romano Impero) e i Guelfi (sostenitori del Papato). Fazioni dei due schieramenti controllarono la città in diversi momenti alla fine del periodo medievale. Dopo la caduta di Siena 1555 i nobili senesi si arroccarono in città per 4 anni con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Ma alla fine anche Montalcino entrò a far parte del Granducato di Toscana fino all'Unita d'Italia 1861. La situazione è radicalmente cambiata nella seconda metà del XX secolo. Nel caso di Montalcino la sua fortuna è stata quella di trovarsi al centro di una delle più importanti zone di coltivazione di uva. Il territorio, infatti, è celebrato per la presenza di vigneti diSangiovese dai quali si ottiene il famoso Brunello di Montalcino e che vengono utilizzati, inoltre, per la produzione di due altri DOC: ilRosso di Montalcino e il Sant'Antimo.

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